SOLARIA.
Rivista mensile di arte e letteratura diretta da A. Carocci.
Parenti, Firenze, 1926-1934
In-16 gr. e in-8 p., brossura orig. Di questa celeberrima rivista letteraria mensile (poi bimestrale) offriamo "tutto il pubblicato in 78 fascicoli": dal 1926, Anno I (n. 1, gennaio) al 1934, Anno IX (nn. 5/6, settembre/dicembre). A causa della censura, gli ultimi numeri del 1934 furono distribuiti con notevole ritardo (il n. 4 nel marzo 1935 e i nn. 5/6 nel marzo 1936). Solo alcune bross. del 1927 e 1928 con tracce d'uso e una con aloni, altrimenti tutta la raccolta, contenuta in due cofanetti, è ben conservata.Uniamo:l'"Antologia di Solaria", in-8 p., brossura orig. (dorso restaur.), pp. (6),509,(3). E' un volume antologico, pubblicato dopo la chiusura della rivista, con scritti di Gadda, Montale, Pavese, Saba, Quasimodo, Ungaretti, Vittorini, Zavattini e altri. "Prima edizione" stampata in 560 copie numerate. La ns., 97, appartiene alla tiratura di 500 in cifre arabe. Ben conservato."Solaria", considerata la più importante rivista letteraria del Novecento, fu fondata da Alberto Carocci nel 1926, edita a Firenze dall'editore Parenti. La sua voce, pur non essendo di aperta opposizione al fascismo, era una chiara smentita alla retorica della letteratura ufficiale, e alle pretese d'autarchia culturale del regime opponeva le indicazioni di un Joyce, un Proust, un Kafka.Sarebbe errato voler vedere nella rivista diretta da Alberto Carocci, una organicità che non aveva. Bonsanti, Chiaromonte, Comisso, Gianfranco Contini, Giacomo Debenedetti, Ferrata, Leo Ferrero, C.E. Gadda, Montale, Noventa, Solmi, Stuparich, Ungaretti, Vittorini, sono soltanto alcuni dei nomi che si trovano scorrendo gli indici di Solaria.Al proustismo di Bonsanti ed altri si contrappone la nascente vocazione narrativa di un Vittorini; a Montale e Ungaretti - interpreti dell'uomo in crisi - Giacomo Noventa, poeta dei grandi motivi della tradizione classica, e così si potrebbe continuare per molto. Ma al di là di questi nomi e di queste indicazioni c'è qualcosa che si possa definire lo spirito di Solaria? Forse l'esigenza, comune a tutti, di una letteratura europea, la nostalgia dell'Europa, che proprio allora stava precipitando irrimediabilmente verso il disastro.Così Antologia critica di Solaria (Lerici Edit., 1958).