POZZO Andrea
Scheda: 27233

PERSPECTIVA PICTORUM ET ARCHITECTORUM - PROSPETTIVA DE' PITTORI E ARCHITETTI.

In quae docetur modus expeditissimus delineandi opticè omnia que pertinent ad Architecturam / In cui s'insegna il modo più sbrigato di mettere in prospettiva tutti i disegni d'Architettura.

nella Stamperia di Gio: Giacomo Komarek, Roma, 1693-1700

ARTE ARCHITETTURA POZZO Andrea nella Stamperia di Gio: Giacomo Komarek, Roma, 1693-1700 POZZO Andrea PERSPECTIVA PICTORUM ET ARCHITECTORUM - PROSPETTIVA DE' PITTORI E ARCHITETTI. 1693-1700
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In folio (mm. 405x272), 2 parti in 2 volumi, p. pelle bazana settecentesca, sottili cornici dorate ai piatti (lievi abras.), dorso a cordoni con decoraz. e tit. oro su tassello, tagli rossi, 110; 127 cc.nn. di testo e tavole prospettiche incise in rame. - Primo volume: 1 frontesp. latino, 1 frontesp. italiano, 1 antiporta incisa, 1 c. con dedica a Leopoldo Austriaco Imperadore in italiano, 1 c. con dedica in latino, 1 c. con Imprimatur e Avvisi ai principianti (bilingue) e al "verso" la raffigurazione degli strumenti necessari al disegno prospettico, 1 carta bilingue di avviso Al lettore; seguono 100 figure numerate con testo bilingue a fronte (come da Indice); 2 cc. con altre spiegationi delle prime dodeci figure, in latino e in italiano; 1 c. di Indice. (In alcuni esempl. figura 1 tav. in più, non numerata).- Secondo volume: 1 frontesp. italiano, 1 frontesp. tedesco, 1 antiporta incisa, 2 cc. con dedica a Giuseppe Primo re de' Romani in italiano, 2 cc. con dedica in tedesco, 1 seconda antiporta incisa, 1 c. di avviso al lettore in italiano, 1 c. di avviso al lettore in tedesco, 1 c. con Imprimatur, seguono 118 figure numerate, quasi tutte con testo bilingue a fronte, 1 c. di Indice in italiano, 1 c. di Indice in tedesco, 1 antiporta all'Appendice, l'Appendice con la Breve instruttione per dipingere a fresco in italiano di 4 cc., e in tedesco di 4 cc. Le incisioni all'acquaforte sono di Vincenzo Mariotti, allievo dell'Autore.Importantissimo e fondamentale trattato per la storia della teoria della prospettiva, con le due parti provenienti da due diverse versioni ma "entrambe in prima edizione". La Prima parte appartiene alla versione bilingue latino-italiana (rispettivamente in caratteri corsivo e tondo) e la Seconda parte appartiene alla versione bilingue italiano-tedesco (entrambi in carattere tondo). Il lavoro del Pozzo fu sostanzialmente nuovo e originale, in quanto concepito per soddisfare le esigenze pratiche di architetti, scenografi e pittori, senza però mai allontanarsi dall'esattezza scientifica. In questo senso il libro segna un ritorno alla trattatistica di prospettiva da parte di operatori artistici, che per quasi tutto il 600 ne avevano praticamente lasciato il monopolio agli uomini di scienza. Nella prima parte dell'opera sono trattati i canoni basilari della materia e le regole fondamentali con la loro applicazione ai differenti ordini architettonici. Nella seconda parte il Pozzo descrive un procedimento originale per disegnare la prospettiva, applicato a cupole, altari, fontane, scale e a vari elementi architettonici. Il libro si conclude con la descrizione della tecnica dell'affresco, profondamente conosciuta e spesso utilizzata dal Pozzo. Cfr. Studi e documenti d'architettura, n. 9-10 - Riccardi,I,317-318: Queste due parti furono più volte ristampate in Roma e furono tradotte in tedesco, francese e inglese - Berlin Kat.,4725 - Comolli,III,173: Ecco la miglior opera che abbiamo in questo genere.. Uscì per la prima volta in Roma nel 1693 e 1700 nella Stamperia del Komarek in due grandi tomi in folio.. - Fowler,251 - Cicognara,854 - Cat. n. 1 (1983) Libreria Archivolto, p. 68.Lievi arross. solo margin. a un vol., altrimenti esemplare su carta distinta ben conservato. Opera molto rara. "Andrea Pozzo, pittore, architetto e teorico della prospettiva (Trento 1642 - Vienna 1709). Lavorò dapprima a Milano, dove entrò nella Compagnia di Gesù, poi a Genova, a Venezia, nell'Emilia, a Mondovì e a Torino. Chiamato a Roma nel 1681, vi svolse un'intensa attività e vi compì il suo capolavoro: la grandiosa decorazione della tribuna e della volta di S. Ignazio, raffigurante la gloria del Santo (1685-91 ca.). Per invito di Leopoldo I si recò a Vienna nel 1703 e vi rimase sino alla morte. Somma dell'illusionismo barocco è il trattato teorico Prospectiva pictorum et architectorum". Così Diz. Treccani, IX, p. 716.

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