MAZZINI Giuseppe
Scheda: 138815

PENSIERO ED AZIONE.

Published by the Managers of the Free Italian School; printed by Zeno Swietoslawski - Stabilimento Tipografico L. Ponthemier & c.; Londra / Genova, 1858-1860

POLITICA PERIODICI MAZZINI SCIENZE SOC POLITICHE ITALIA 1800 MAZZINI Giuseppe Published by the Managers of the Free Italian School; printed by Zeno Swietoslawski - Stabilimento Tipografico L. Ponthemier & c.; Londra / Genova, 1858-1860 MAZZINI Giuseppe PENSIERO ED AZIONE. 1858-1860
2500,00 €
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In-4 p., mz. marocchino, filetti e tit. oro al dorso, pp. 448 complessive, ogni numero composto da 16 pp. fino al n. 19, poi da 8 pp. Rara raccolta del celebre giornale fondato e diretto da Mazzini durante l'esilio londinese, massima espressione del suo pensiero repubblicano. Fu l'erede diretto del quotidiano rivoluzionario «L'Italia del popolo», stampato a Genova a partire dal 21 febbraio 1857 e chiuso nell'agosto del 1858 a seguito della feroce repressione poliziesca voluta da Cavour, che portò all'arresto del direttore Bartolomeo Francesco Savi e di tutti i redattori.Stampato su due colonne, con il titolo accompagnato dai motti «Dio e popolo» e «Libertà. Associazione», usciva ogni quindici giorni ed era venduto al prezzo di sei pence; al suo interno, oltre agli articoli politici, vi si potevano leggere anche notevoli interventi di carattere letterario (si pensi ad esempio agli «Studii politico-letterari» di Alberto Mario dedicati a Ugo Foscolo). Dopo diciassette numeri, nel maggio 1859, la pubblicazione si interruppe temporaneamente: troppo alti erano i costi di gestione e troppo basse le sottoscrizioni che si riuscivano a raccogliere (Mazzini arrivò a lamentarsi con gli amici genovesi di non aver mai ricevuto da loro neanche un soldo per abbonamenti o sovvenzioni). Inoltre, nell'aprile era scoppiata la guerra con l'Austria e Mazzini, come molti altri suoi collaboratori, aveva deciso di tornare in Italia per dare il suo contributo. Alla ripresa delle pubblicazioni, il 1o luglio, la redazione fu affidata all'editore mazziniano Pietro Bragiola Bellini, e il giornale passò da bimensile a trimensile. Dopo il numero 23 del 20 agosto ci fu una nuova interruzione, dettata ancora una volta da problemi di sostenibilità economica. Consapevole dell'importanza di tenere vivo il giornale, organo fondamentale della propaganda repubblicana, Mazzini si recò a Lugano e riuscì a prendere accordi per la stampa, seppur sotto falso luogo (prima Londra, poi Genova dal n. 38). Il giornale poteva così essere facilmente introdotto in Lombardia per via clandestina, e da lì circolare fino al sud. Le uscite divennero settimanali e proseguirono con regolarità, ogni sabato, fino al 23 maggio 1860: col numero 39, l'ultimo, cessava la pubblicazione di uno dei più importanti giornali del risorgimento italiano.«Pensiero ed Azione» risulta oggi di notevole rarità. Ampia collezione di 35 sui 39 numeri pubblicati. Complessivamente un ottimo esemplare, con solo piccole mancanze alle ultime pp. del secondo numero; il quinto numero presenta una vistosa mancanza all'angolo superiore destro del primo foglio, con perdita di testo; pochi fascicoli lievemente bruniti in modo uniforme per la qualità della carta). Non presenti solamente i fascicoli 1, 12, 37, 39.

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