PARAPHRASIS IN POSTERIORA ANALITICA ARISTOTELIS....
Hermolao Barbaro interprete.
per B. Cofolonerium & Morellum Gerardinum de Salodio, Taruisii, 1481
In-4 p. (mm. 285x200), legatura ottocentesca in cartonato, 167 cc.nn., 1 c. bianca. La prima carta (bianca al recto) porta al verso: Hermolai Barbari patricii veneti Zachariae equitis filii in paraphrasin Themistii peripatetici praefatio ad Sixtum IIII. Pont. Maximum: Venetiis, M.CCCCLXXX. Segue Themistii Euphradae Peripatetici Nobiliss. Paraphrasis in posteriora analitica Aristotelis interprete Hermolao Barbaro patricio ueneto u. clariss.. L'ultima carta di testo (la 167) Finis De Divinatione in somno, porta stampato Finiunt libri Paraphraseos Themistii in posteriora Aristotelis in physica : in libros de anima : in commentarios de memoria & reminiscentia : de somno & uigilia : de insomniis : de diuinatione per somnum : interprete Hermolao Barbaro : uiro clarissimo: quos C. Ponticus Facinus ex archetypo Hermolai studiose auscultauit & formulis imprimi curauit. Taruisii per. B. Confolonerium & Morellum Gerardinum de Salodio. Anno salutis M.CCCCLXXXI. XV. Februarii. "Prima edizione" di questa importante opera che ha generato moltissimi commenti, a cui seguirono molte ristampe ed edizioni, con presentazioni diverse.Cfr. Hain, II, pars II, 15463, p. 407 - Brunet, V, 778: Ces commentaires ont paru pour la première fois à Tarvisii, per B. Confalonerium.., 1481, XV febr. Ils ont été ensuite réimpr. en 1502 1520, 1528 mais nous citons de préférence l'édition de 1570. - Graesse,VII,112 cita anche numerose altre ediz. - British Library Cat. Italian books 1465-1600, IB.28407 - Goff Incunabula in American Libraries, p. 586, T-129 - Manca all'Adams. Temistio (n. in Paflagonia 317 d.C. - m. 388 ca.), occupa con la sua vita la massima parte del sec. IV, segnalandosi per la sua posizione sociale e per la produzione filosofica e letteraria. Il suo versatile ingegno trovò per tempo alimento nella famiglia, di ricchi e colti signori di campagna: a suo padre Eugenio elevò un monumento in una delle sue orazioni. Compiuta l'istruzione media in una scuola di retorica nel paese dei Colchi' (a Sinope?), si recò a Costantinopoli nel 337. Ancor giovine, prima del 355, conquistò un posto tra gli esegeti di Aristotile con le sue parafrasi' ("Analytica posteriora, Physica, De anima, Parva naturalia" giunte a noi in greco; "De caelo e Metaphys." in una traduzione ebraica). Più tardi la sua attività è rivolta di preferenza al campo pratico, se pure come letterato, come politico e come uomo di mondo, egli tenga a mettere in luce la sua non superficiale conoscenza della filosofia antica. Però egli affermava risolutamente che il filosofo ha il dovere di occuparsi di politica. Ben visti alla corte imperiale erano già stati suo padre e suo nonno; egli li superò entrambi per il favore che incontrò prima presso Costanzo e poi presso i successori fino a Teodosio compreso. Fu abile nel mantenersi in auge in mezzo ai gravi conflitti religiosi, nonostante la sua fede decisamente pagana, che si rivelò solo all'avvento di Giuliano; dopo la catastrofe, riprese con cautela le sue posizioni anteriori, si trovò sempre bene accolto tra i più ardenti fautori del cristianesimo, non immischiandosi in questioni religiose, al più limitandosi a dissuadere Teodosio da una politica intransigente verso gli eretici. Ma la sua fama resta legata particolarmente alle sue orazioni, che ci sono pervenute in numero di 34 e che lo mostrano seguace dell'indirizzo e del metodo di Dione di Prusa.Dal 345 ca. insegnò a Costantinopoli. Costanzo lo nominò senatore nel 355 e proconsole nel 358. Da Teodosio fu elevato alla carica di prefetto della città.Così Enciclopedia Treccani, XXXIII, p. 447.Uno studio di Agostino Contò La nascita dell'attività tipografica a Treviso (2006), elenca ben 102 documenti portati a stampa fra il 1471 e il 1483. Fra queste un testo di Gaertanus de Thienis su Aristotele, ovvero l'opera Recollectae super Physica Aristotelis, presso Joannes de Hassia nel 1476 e ristampato nel 1477. Cita inoltre l'opera del Themistius, stampata presso Confolonerium & Morellum nel 1481, come l'opera completa del pensiero di Aristotile.Confolonerium & Morellum operano nell'area di Treviso e sono, alla loro chiusura nel 1483, l'origine della diffusione della stampa in Venezia. E' qui che Aldo Manuzio impara l'arte per poi trasferirla a Venezia inventando il carattere corsivo poi chiamato Aldino. La Fisica di Aristotele è l'ultima o penultima opera da loro stampata. Loro è l'importante versione a stampa dell'opera di Aristotile del Themistius, tradotta per l'occasione da Hermolaus Barbarus. (estratto da Memorie Trevigiane sulla tipogr. del XV secolo di Federici, p. 38).Il ns. esemplare, che porta interessanti annotazioni a mano, eseguite con dovizia e precisione, è ben conservato.