LA GASTRONOMIA OVVERO L'ARTE DI BEN PRANZARE.
Poema trasportato in versi italiani col testo a fronte da Eridanio Cenomano.
dai torchi d'Omobono Manini, Milano, 1825
In-16 p. (mm. 167x102), brossura edit. (tracce d'uso, mancanze al dorso), pp. VI, 7-110,(2), con testo originale francese a fronte. E' questo un poema giocoso di argomento gastronomico diviso in 4 canti (il IV è dedicato alla frutta), tradotto nella nostra lingua da Eridanio Cenomane (pseudonimo arcade di Vincenzo Lancetti). Il letterato francese Berchoux (1762-1838) traccia la storia dell'arte culinaria e mette in evidenza le principali portate della cucina del suo tempo. E il Lancetti, più che una semplice traduzione, adatta i suoi versi alla comprensione dei lettori lombardi, dato che tutti i nomi dei prodotti culinari francesi sono da lui resi con gli equivalenti lombardi. Alle Note finali fa seguito un componimento poetico del Lancetti Descrizione di un pranzo alla milanese, tratto dal canto XIII del Poema intitolato l'Areostiade, o sia il Mongolfiero stanze 69 e seguenti e nei suoi versi vengono enumerate le varie portate che compongono un pranzo tipico della cucina milanese. "Rara prima edizione italiana" (la prima francese è di Parigi, 1801).Cfr. Westbury, p. 24 - Cat. Fondaz. B.IN.G. - Vicaire, p. 83 e Bitting, p. 37 elencano le numerose ediz. francesi, precisando che quest'opera ebbe varie traduzioni.Con fiorit. nelle prime 10 pagg., altrimenti un buon esemplare con barbe.