LA CASA DEI DOGANIERI E ALTRI VERSI
Premio dell'Antico Fattore 1931
Vallecchi, Firenze, 1932
In-8 gr. (mm. 253x174), brossura originale con vignetta di Guido Peyron (un vaso di fiori e un'aragosta in un balcone sul mare), titoli in rosso e nero, pp. 30 (2), con 5 disegni a piena pagina di Libero Andreotti, Felice Carena, Giovanni Colacicchi, Alberto Magnelli (al piede del suo disegno una dedica autografa A Carlo. A. Magnelli) e Gianni Vagnetti. E' contenuto in una custodia e astuccio moderno. Prima edizione.Cfr. Gambetti / Vezzosi. p. 550: Cinque poesie già apparse in periodici tra il 1928 e il 1932. Il costo di stampa del volume fu affrontato con una parte del Premio dellAntico Fattore, assegnato alla poesia eponima nel 1931 da una giuria composta dagli illustratori del volume e da un gruppo di letterati, tutti frequentatori dellomonimo ristorante. Certamente il volume più raro di Montale, ricercatissimo.La trattoria fiorentina l'Antico Fattore fu eletta a ritrovo settimanale da un gruppo di artisti e le riunioni del mercoledì della Tavolata (di pittori, scultori, poeti, letterati.) divennero una delle più intense esperienze artistico-letterarie dell'epoca: "circostanze imponderabili, casualità fortuite, coincidenze magàte, destini geniali, tutte insieme queste cose determinano, a volte, la nascita di eventi culturali irripetibili" (così Gatta Massimo, Firenze 1929 - Lantica tertulia dell'Antico Fattore tra arte, poesia, cibo e musica). Fu da questo clima culturale che nel 1931 nacque anche un concorso di poesia, il Premio Antico Fattore, "la cui giuria, è questa la particolarità, sarebbe stata composta non da addetti ai lavori (critici, letterati, professori), ma da artisti dello scalpello e dei pennelli". Il primo premio della prima edizione del concorso fu assegnato proprio alla poesia La casa dei Doganieri di Montale e l'opera venne quindi pubblicata dall'editore Vallecchi in una placchetta fuori commercio, divenuta una vera rarità bibliografica. Del presente volume (edito da Vallecchi a cura della Tavolata) si sono stampati 150 esemplari. Il ns., XXI, appartiene alla tiratura di 25 numerati con numeri romani ed è arricchito, oltre che dalla firma autografa di Eugenio Montale (datata 1932), dalle firme autografe di Libero Andreotti, Felice Carena, F. Chiappelli, B. Innocenti, L. Gelli, Gianni Vagnetti, Guido Peyron e Alberto Magnelli. Solo la brossura è ingiallita, altrimenti molto ben conservato. .