I DIECI LIBRI DE L'ARCHITETTURA.
Nouamente da la Latina ne la Volgar Lingua con molta diligenza tradotti (da Pietro Lauro).
appresso Vincenzo Vaugris, Vinegia, 1546
In-16 p. (mm. 165 x 108), p. pergamena moderna, tit. ms. al dorso, 11 cc.nn., 1 c.b., 248 cc.num., marca tipografica al frontespizio e al verso dell'ultima carta inc. su legno, testo in carattere corsivo.Il contenuto di questa notevolissima opera dell'insigne umanista si ricollega nel suo profilo esteriore a Vitruvio, anche nel numero dei libri. I primi tre trattano di tutto ciò che nell'antico maestro è compreso nel concetto di "firmitas", scelta del terreno, materiali da costruzione, fondazioni; i libri IV-V l'"utilitas", cioè le varie sorti di edifici secondo la loro destinazione; il libro VI la bellezza architettonica ("venustas"); i libri VII-IX la costruzione dei fabbricati (VII: templi, cioè chiese, VIII: gli edifici pubblici, IX: gli edifici privati); il libro X l'idraulica (che è trattata nel libro VIII di Vitruvio).L'architettura militare e di fortificazione, che ebbe in Italia un notevolissimo sviluppo ed esercitò molti influssi anche al di là dei suoi confini, manca completamente nell'Alberti..; le macchine, di cui Vitruvio tratta estesamente nel IX e X libro, formano presso il suo successore un'aggiunta al VI libro (così Schlosser, pp. 121-122). "Edizione originale". Prima traduzione italiana del capolavoro dell'Alberti (1404-1472); è anche il primo trattato moderno di architettura in volgare. L'editio princeps dell'originale latino De re aedificatoria, dedicata a Lorenzo il Magnifico, fu pubblicata soltanto nel 1485, dopo la sua morte.Cfr. Fowler,5 - Cicognara,373.Frontesp. e ultima carta restaur. per picc. manc. e con tracce d'uso; altri sapienti restauri per angoli mancanti su alc. carte, altrimenti esemplare ben conservato.