CARRA' Carlo (CARRRA' Futurista)
Scheda: 49467

GUERRAPITTURA (GUERRA PITTURA).

Futurismo politico. Dinamismo plastico. 12 disegni guerreschi. Parole in libertà.

Edizioni Futuriste di "Poesia", Milano, 1915

CARRA' C. FUTURISMO ARTE PITTURA ITALIA 1900 CARRA' Carlo (CARRRA' Futurista) Edizioni Futuriste di "Poesia", Milano, 1915 CARRA' Carlo (CARRRA' Futurista) GUERRAPITTURA (GUERRA PITTURA). 1915
3000,00 €
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In-8 gr. (mm. 261x193), brossura originale stampata in nero ai piatti (composizione tipografica dell'A. al piatto anter.; indicazione di 8° migliaio in testa sulla quarta di copertina), 1 c.b., pp. 33,(3),104,(6), con un bel ritratto fotografico in b.n. dell'A. all'antiporta (di Nunes-Vais), 12 tavv. in b.n. nel testo, di cui 1 ripieg., che contengono 12 disegni guerreschi; numerose composizioni parolibere nel testo, la riproduzione del "Programma politico futurista" e la "Sintesi futurista della guerra", a doppia pagina, fuori testo. "Edizione originale"."Questo volume rappresenta la summa dell'elaborazione futurista di un artista che presto si distacca dal gruppo (nella personale alla Galleria Chini di Milano nel dicembre del '17 egli già si presenta come "futurista dissidente"). Certo il tono aggressivo del libro ben poco ha in comune con quella ricerca di qualcosa di diverso e di più misurato' che porterà Carrà dalle rivisitazioni di Giotto e Paolo Uccello, passando per una crisi nervosa, a ricercare un equilibrio fra arte e tradizione, fra natura e arte, equilibrio che era stato negato dal futurismo'. E fondamentale sarà l'incontro nella magica Ferrara con De Chirico, Savinio, De Pisis, dai quali nascerà la metafisica. Il testo contiene disegni straordinari, tavole parolibere, dichiarazioni di poetica, scritti su arte e politica. Si tratta di un documento molto importante per capire la psicologia antidemocratica e nazionalista di tutto uno strato di intellettuali; il patriottismo è prolungamento dell'io', ingigantimento dell'io', occorre respingere il senso del dovere dall'idea interventista per introdurre il concetto di piacere come unico stimolo all'azione individuale, bisogna criticare la libertà se essa è inazione e invece esaltare la libertà fattiva', che ha per essenza vitale l'intolleranza. La guerra così intesa pare a Carrà non un ostacolo per la creatività ma, anzi, un incentivo.. La guerra è l'arte continuata con altri mezzi... (Così Salaris "Storia del futurismo", p. 78).Cfr. anche Salaris, Bibliografia del Futurismo, p. 29 - Falqui, p. 91. Esemplare ben conservato, con dedica autografa di Carrà a Vittorio Barbarossa / con amicizia / Milano, 14 maggio 1944..

CARRA' C. FUTURISMO \
ARTE PITTURA ITALIA 1900