GLI UFFICI DI S. AMBROGIO ARCIVESCOVO DI MILANO.
Tradotti in volgare. Ridotti secondo l'ordine dell'ultima edizione, accresciuti di alcune note.
per Giuseppe Mazzucchelli nella Stamperia Malatesta, Milano, 1768
In-8 p. (mm. 227x188), legatura coeva in p. pelle (risg. rifatti), bella decorazione floreale dorata ai piatti e al dorso a cordoni (abrasioni) con tit. oro su tassello, 12 cc.nn., 228 pp.num., con un ritratto di S. Ambrogio inc. in rame da Morcorus; ornato da una grande testata alle armi del Cardinal Francesco Stoppani, Vescovo di Palestrina, cui è dedicata l'opera (con anche il suo ritratto in medaglione) e bella grande iniziale figurata a vignetta, pure inc. in rame da Morcorus. Lodata traduzione in volgare del De Officiis Ministrorum libri tres del grande Vescovo di Milano e Dottore della Chiesa, definita pura e tersa, quanto alla lingua da Apostolo Zeno. E' introdotta da una lunga lettera dell'editore, da una Prefazione del traduttore (canonico, Proto apostolico e vescovo di Fiesole, morto nel 1595) e dall'Indice. "Seconda edizione".Cfr. Gamba,1190 per la prima ediz. del 1558, Firenze, (in Nota): Fu riprodotta in Milano, Malatesta, 1768, per cura di Romualdo Maria da S. Gaetano, che vi aggiunse dotte e pie annotazioni. Al frontesp. timbro di Giovanni Lercari Arcivescovo di Genova; con qualche lieve alone o uniforme arross. ma certamente un buon esemplare.