FAMILIARIUM EPISTOLARUM LIBRI XVI.
Cum Hubertini Crescentinatis, Martini Philetici, Iod. Badii Ascensij, Ioan. Baptistae Egnatij, & Pauli Manutij ab ipso proxime recognitis, emendatis, atque auctis commentarijs, & aliorum doctissimorum virorum, quorum nomina subscripsimus, annotationibus sparsim appositis, quibus difficillima quaeque Ciceronis loca explicantur, & mendosa corriguntur.
apud Ioannem Mariam Bonellum, Venetiis, 1563
In-4 (mm. 310x210), p. pergamena antica (restaur. per abrasioni, dorso rifatto), 4 cc.nn., 257 cc.num.; marca tipografica xilografata al frontespizio, con il motto: Virtuti omnia parent, ornato da numerosiss. grandi capilettera figurati a vignetta. Adiectis praeterea argumentis & lemmatibus Giberti Longolij in fronte singularum epistolarum.L'epistolario di Cicerone, che va dal 68 al 43 a.C., contiene 864 lettere - di cui 774 sue - distribuite in 4 raccolte: 1) ad Attico, in 16 libri; 2) ad familiares, in 16 libri; 3) al fratello Quinto, in 3 libri; 4) a Marco Bruto. Raccoglitore delle lettere fu il dotto e fido liberto di Cicerone, Tirone, il quale cominciò forse a raccoglierle verso l'anno 46, riunendo in libri speciali le lettere indirizzate a un solo destinatario e distribuendo le altre nella raccolta ad familiares', dove pure si nota la tendenza ad aggruppare le lettere dirette alla stessa persona. L'intendimento letterario non mancò mai a Cicerone anche nelle più appassionate e conturbanti lotte giudiziarie, perchè in nessun momento della vita egli dimenticò la posterità, tranne quando scriveva le lettere intime agli amici': le quali, se pure rivelano incertezze e debolezze di spirito, attestano quanto egli fosse assoluto signore della lingua latina in ogni condizione di forma. Così Diz. degli Autori Bompiani,I, p. 503.Risg. rifatti; con tracce d'uso e uniformi arross. più o meno lievi; 2 carte molto brunite (122 e 127) e 2 con macchia (19 e 158); con aloni e fiorit. interc. nel t. ma complessivam. discreto esemplare.