DICHIARAZIONE DELL'INSTITUTO E SCOPO DE' LIBERI MURATORI.
Dove si prende a confutare il Candeliere acceso de' Liberi Muratori eretto di fresco. Opera tradotta dal Latino... da C.B.D.C.B.
presso Francesco Ant. Marchesani, Rovereto, 1749
In-16 (mm. 175x100), p. perg. coeva, titolo manoscritto al dorso, pp. XXXVI,247, con bella tav. inc. in rame al front. "Prima edizione italiana" (la prima è di Augusta, Germania, 1747).Clemente Baroni Cavalcabò (1726-1796), trentino. La sua prima pubblicazione è una traduzione, dal latino, di un testo d'anonimo: "Dichiarazione dell'Instituto e,scopo de' Liberi Muratori..". (Rovereto, 1749). Il lavoro è indicativo degli interessi suoi e dell'ambiente; dei liberi muratori facevano del resto parte G. B. Graser e Gregorio Fontana, tra gli amici più cari del B., che del primo scrisse anche l'elogio al Lami. L'opera, che è la prima pubblicazione del genere nel Trentino, ebbe un certo successo se il Marchesani dovette ristamparla nel 1751. Non consta per altro, che il B. abbia mai fatto parte della setta; né che ne abbia condiviso pienamente le idee, anche per il suo atteggiamento nazionale italiano (così Treccani online).Cfr. Melzi,I,296 - Lattanzi,487 - Simoni,963. Esempl. con fiorit. interc. nel testo.