DE NATURA PARTUS OCTOMESTRIS ADVERSUS VULGATAM OPINIONEM LIBRI DECEM.
Opus Philosophis, Medicis, ac Iurisperitis aequè necessarium.
Bartholomaeum, & Siminem Ragusios, Urbini, 1600
In-4 p. (mm. 317x218), 2 parti in 1 vol., p. pergam. molle coeva (restaur.), pp. (128),944,(12),40, frontespizio con titolo in rosso e nero e grande vignetta alle armi di Francesco Maria II, Duca di Urbino, cui è dedicata l'opera. La seconda parte (con proprio frontespizio) contiene un Compendium, quae ab eodem Auctore fusè libris decem de eadem quaestione disputantur. "Edizione originale".Cfr. Brunet,I,1094 - Durling,628 - Wellcome,I,965.
Federico Bonaventura (1555-1602), di nobile famiglia urbinate, si cimentò in lavori di erudizione su antichi testi di argomento astronomico e meteorologico, di pronostici astrologici, di contese cavalleresche.. Nell'autunno del 1599 diede l'ultima mano all'opera sua di maggior mole: le mille pagine in folio del "De Natura partus octomestris", replica a uno scritto di egual titolo che il medico Girolamo Bertolini gli aveva dedicato il 12 dic. 1594. Stampata a Urbino da Ragusio nel 1600, rimessa in circolazione dal Ciotti a Venezia sotto un frontespizio fittizio nel 1602 e a Francoforte nel 1612, l'opera ebbe una qualche diffusione per i quesiti medici, giuridici e astrologici che affrontava.. Era talmente smisurata che il Bonaventura si sentì in obbligo di stenderne un "Compendium" che offerse al duca il 4 maggio 1600 e che il tipografo stampò in calce all'immane tomo per comodo de' lettori sbrigativi. Così Diz. Biograf. Italiani,XI, p. 644-45.
Lievi e uniformi arross. e qualche fiorit. interc. nel t. ma complessivamente esemplare ben conservato.