DELLE MONETE DI FERRARA.
Giuseppe Rinaldi, Ferrara, 1761
In-4 p. (mm. 288x200), mz. pelle coeva (lievi abras.), fregi e tit. oro al dorso, pp. (8),326,(2), compresi il frontespizio stampato a caratteri rossi e neri ed 1 tavola inc. in rame a p. pag. nel t., raffigurante l'arma di Ferrara e gli stemmi dei dedicatari dell'opera (il marchese Tommaso Sacrati "Giudice de' Savj" - al quale l'Autore fa anche una dedicatoria scritta - e altri nove membri). Il vol. è ornato da una testata e da graziosi capilettera inc. su legno; numerose sono le monete raffigurate nel t., pure xilografate. In fine, 4 tavole f.t. e più volte ripieg., che illustrano altre 25 monete e medaglie coniate a Ferrara. "Edizione originale" di quest'opera, fondamentale per la storia della monetazione ferrarese, dal Medioevo al primo Settecento. L'Autore non si limita all'esame delle monete vere e proprie ma estende il campo della sua ricerca alle medaglie, coniate in onore dei signori del luogo (il marchese e poi il duca d'Este, in ultimo il Papa) e di altri personaggi illustri (quale il poeta Ludovico Ariosto).Cfr. Lozzi,I. p. 288 - Catalogo Einaudi,I,391.L'opera più importante del ferrarese Vincenzo Bellini (1708-1783) è il trattato "Delle monete di Ferrara", stampato nel 1761, al quale egli lavorava sin dal '55. In esso la storia della zecca di Ferrara è ampiamente descritta in tutte le sue vicissitudini da Federico Barbarossa a papa Clemente XI, sulla base di una documentazione veramente notevole e con una estrema precisione: solo in poche occasioni l'illustrazione non corrisponde alla descrizione del testo o la moneta non è riprodotta con esattezza. Così Diz. Biograf. Italiani,VII, p. 718.Esemplare con barbe, ben conservato.