DELLE COSE MARAVIGLIOSE DEL MONDO.
Tradotto dall'Illustriss. Gio. Vincenzo Belprato, Conte di Anversa (sic).
appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, Vinegia, 1557
In-16 p. (mm. 151 x 102), p. pergam. molle coeva (risg. rifatti), pp. 237, 1 c.b., con due diverse marche tipografiche: al frontesp. e al verso del Registro; ornato da grandi capilettera figur. a vignetta, inc. su legno. "Prima edizione della traduzione italiana".Cfr Bongi,II, p. 19: ne fu editore il Dolce che vi antepose una lettera senza data allo stesso traduttore.. Per quanto sappiamo, fu questa la prima traduzione italiana del geografo latino.. fu riprodotta nel 1559.L.A., scrittore latino di geografia (sec. 3°-4° d.C. ca.), vissuto forse a Roma. Compose dei "Collectanea rerum memorabilium", raccolta di notizie storiche, naturali, soprattutto geografiche, tolte specialmente da Plinio il Vecchio, o direttamente o attraverso un precedente compendio.. L'opera di Solino fu molto letta e studiata nei secoli a lui successivi e nel Medioevo. Così Diz. Treccani,XI, p. 430.Con aloni e arrossature interc. nel t.; antiche postille a penna ai margini di alc. cc., tracce d'uso, ma complessivam. discreto esemplare.