DE LENTIBUS ET TELESCOPIIS DIOPTRICIS DISSERTATIO.
Quam auspice S Aloysio Gonzaga patrono suo beneficentissimo publice habuit in Seminario Romano marchio Aloysius Leonori Seminarii Romani convictor atque academicus redivivus.
ex Typographia Antonii de Rubeis in via Seminarii Romani, Romæ, 1755
In-8 (mm. 240 x 175), cartoncino muto mod., pp. 58, 1 c. d'errata, con fregio al frontespizio, una testata e una grande iniziale figurata a vignetta, inc. su legno. Mancano il ritratto di S. Luigi Gonzaga e 1 tavola f.t. più volte ripieg. (v. esempl. segnalati sull'Opac)."Rarissima prima edizione" in prima tiratura di questa interessante dissertazione del Boscovich sulle lenti telescopiche e l'ottica newtoniana. Nel titolo non compare il nome di Boscovich, ma quello di un suo studente, Luigi Leonori. Nello stesso anno verranno pubblicate le altre copie dal titolo modificato in: De lentibus et telescopiis dioptricis dissertatio auctore P. Rogerio Josepho Boscovich S.J... Romae, 1755.Cfr. Backer Sommervogel, tomo I, col. 1838 - Bibliotheca Mechanica, p. 45: In "De lentibus" Boscovich reveals himself to be a skillful experimentor, establishing guidelines for achieving the optimal refraction of lenses when viewing celestial bodies - Riccardi I, 178: "Importante memoria" - The Honeyman Collection,I,425 - Diz. Biograf. Ital.,XIII, p. 224.Ruggero Giuseppe Boscovich, astronomo, geodeta, fisico, matematico (Ragusa di Dalmazia 1711 - Milano 1787), gesuita, fu consulente di alta ed apprezzata competenza in svariate questioni tecniche (dalla stabilità della cupola di S. Pietro alla bonifica delle paludi pontine, ecc.).. Sostenitore di una concezione crepuscolare della materia, è ricordato come uno dei precursori della moderna fisica atomica.. Viaggiò per tutta Europa, insegnò all'università di Pavia (1764) e alle Scuole Palatine di Milano (1768).. Dopo essere passato a Venezia, alla soppressione della Compagnia di Gesù (1773) si rifugiò in Francia (fu Direttore d'ottica della Marina francese), ritornando in Italia nel 1783. Così Diz. Treccani,II,p. 423.Lieve alone al margine infer. bianco di tutto il testo, ma complessivam. esemplare ben conservato.