VALERIO MASSIMO
Scheda: 105161

DE' DETTI, ET FATTI NOTABILI DE' ROMANI.

Ove, oltre alla cognitione dell'Istorie, si contengono molti documenti & essempi, non meno utili, che necessari alla vita humana. Tradotti da M. Giorgio Dati Fiorentino.

appresso Domenico & Gio. Batt. Guerra, fratelli, Venetia, 1564

ROMANI LETTERATURA LATINA VALERIO MASSIMO appresso Domenico & Gio. Batt. Guerra, fratelli, Venetia, 1564 VALERIO MASSIMO DE' DETTI, ET FATTI NOTABILI DE' ROMANI. 1564
220,00 €
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In-24 gr. (mm. 140x99), cartoncino rustico settecentesco (risg. rifatti), 16 cc.nn., 320 cc.num., marca al frontespizio (in cornice figurata ovale: aquila sale verso il sole e perde le piume. Motto Renovata iuventus), ornato da grandi iniziali figurate inc. su legno. L'opera dello scrittore latino Valerio Massimo (I sec. a.C. - I sec. d.C.) è una raccolta di fatti e detti memorabili in 9 libri, raccolti in 95 rubriche, ciascuna delle quali è divisa in due parti, una per i Romani e una per gli stranieri. Le cose romane hanno naturalmente la prevalenza. Ebbe fortuna amplissima in età antica come nel Medioevo. Cosi' Diz. Treccani,XII, p. 597.Cfr. Brunet,V,1052 che cita anche la I ediz. di questa traduzione (Roma, 1539). Corto di margini, frontesp. con numerose parole mss., piccoli fori di tarlo al marg. infer., con aloni interc. nel t. ma complessivam. discreto esemplare.

ROMANI \
LETTERATURA LATINA