ATLAS UNIVERSEL DRESSE' SUR LES MEILLEURES CARTES MODERNES.
chez P. Santini rue Ste Justine, Venise, 1776
In folio gr. (mm. 512x365), 2 volumi, mz. pelle coeva (restaurata ai dorsi). Questo prestigioso Atlante contiene: bel frontespizio calcografico figurato, 1 c. incisa Table des cartes géographiques de la première partie du Nouvel Atlas con l'elenco su due colonne delle 60 carte geografiche a doppia pagina; la prima tav. ha per titolo Mappemonde ou description du globe terrestre assujettie aux observations astronomiques par le Sr. Janvier Géographe / par François Santini, Rue Ste Justine, chez M. Remondini - la seconda tav. Nouvelle Mappemonde dédié au progrès de nos connoissances, à Venise chez François Santini, Rue Ste. Justine. Nel bordo inferiore un lungo commento sul nuovo mappamondo.Nel secondo vol.: 1 c. incisa Table des cartes géographiques de la seconde partie du Nouvel Atlas con l'elenco delle 63 carte geografiche a doppia pagina. Le ultime 10 tavv. sono raggruppate sotto il titolo Cartes de la Gèographie ancienne, da Orbis veterum notus a Terra Sancta. Le carte geografiche sono datate dal 1775 al 1780, per lo più con l'indicazione par P. Santini, chez M. Remondini.Il grande atlante di Santini (cartografo, incisore ed editore, 1729-1793) rappresenta uno dei più significativi esempli di Atlante universale stampato nel 700 in Italia. Le carte, tutte con i confini finemente acquarellati d'epoca, con il titolo entro ricco cartiglio, sono firmate da Paolo Santini (20 dal fratello François) e riprese dai migliori geografi del suo tempo: d'Anville, Bellin, Bonne, Boscovich, Clarici, De L'isle, Héritiers Homan, Jaillot, Janvier, Robert de Vaugondy, Rizzi Zannoni. Oltre ai due mappamondi, da segnalare le 23 carte dedicate all'Italia, quelle relative al Giappone, alla Cina, all'Africa e alle Americhe.Paolo Santini e il fratello François avevano sostanzialmente copiato nel disegno e fatto incidere, mantenendo toponimi e iscrizioni in lingua francese, l'Atlas Universel pubblicato a Parigi nel 1757 a cura di Gilles e Didier Robert de Vaugondy, e le modifiche riguardano soprattutto le carte delle regioni italiane. L'Atlante non ebbe una grande fortuna editoriale e uscì in poche copie (di qui la rarità dell'opera). Nel 1777 il Santini cedette i diritti di pubblicazione all'editore Giuseppe Remondini di Bassano del Grappa che nel 1781 acquistò le matrici in rame per ristampare ampliato - nel 1784 - l'Atlas Universel.Cfr. Tooley, p. 541 e 559. Un certo numero di carte geografiche hanno margini brevi (per lo più super. o infer.), con qualche alone e tracce d'uso marginali ma complessivam. esemplare ben conservato.