ARETAEI CAPPADOCIS DE CAUSIS ET SIGNIS ACUTORUM ET DIUTURNORUM MORBORUM LIBRI IV. DE CURATIONE ACUTORUM ET DIUTURNORUM MORBORUM LIBRI IV.
Ad editionem Johannis Wiggani recudi curavit et praefatus est Albertus De Haller. Editio nova.
sumptibus Franc. Grasset & Socior., Lausannae, 1786
In-8 p. (mm. 200x125), cartonato muto, pp. LXXXIV,291. Areteo di Cappadocia, intorno alla personalità di questo autore sono assai scarse le cognizioni precise. Visse verso la fine del II o il principio del III secolo dell'èra volgare. Ebbe grande popolarità fra gli autori del basso Medioevo; i suoi due scritti principali, dei quali uno tratta delle malattie acute e croniche e il secondo della terapia, dimostrano una profonda conoscenza dell'anatomia. Egli è uno dei primi anatomici che conoscano i centri nervosi e l'incrocio dei fasci cerebrali. Osservatore esatto anche nel campo della patologia, dà descrizioni magistrali della polmonite e della pleurite; conosce l'aura epilettica, nota i fenomeni del diabete e di varie malattie intestinali. Tra i medicamenti prescrive più frequentemente l'oppio e il castoreo: attribuisce grande importanza alla terapia dietetica (così Treccani online).Alc. lievi e uniformi ingialliture, altrimenti esemplare ben conservato.